Oltre 150 anni fa Perugia pagava uno dei più alti tributi di sangue del Risorgimento per arrivare alla propria liberazione. Era il 20 giugno del 1859 e 27 morirono a difesa della città dall'attacco delle guardie svizzere inviate dal papa di Roma che voleva riaffermare il dominio temporale della Chiesa.Una volta entrati in città, i reggimenti svizzeri massacrarono a decine cittadini inermi, comprese donne e bambini, durante il saccheggio della città. Ma sono passati anche 100 anni dall'inaugurazione del memoriale, realizzato da Frenguelli tra il 1907 e il 1909, che si trova a ricordo delle stragi davanti ai Giardini del Frontone.
Altri monumenti al XX Giugno si trovano:
Altri monumenti al XX Giugno si trovano:
- nel Cimitero Civico Monumentale di Perugia, nelle vicinanze della Sede Templare di San Bevignate;
- all'interno della rinascimentale Porta di San Pietro, in una lapide nella quale sono scolpiti i nomi delle vittime delle stragi. Da Porta San Pietro comincia il Borgo XX Giugno, così denominato in ricordo della strage;
- in Corso Cavour, al numero 63, all'interno dell'enoteca Enoné, nei locali che furono della farmacia Bellucci, c'è una lapide che ricorda la vile uccisione di alcuni componenti della famiglia, la cui residenza privata si trovava al piano superiore;
- all'interno del Chiostro d'ingresso di San Pietro: una lapide ricorda l'aiuto dei monaci, che concessero asilo ai patrioti (alcuni nascosti dentro le grandi canne dell'organo della chiesa) e si occuparono di curare i feriti;
- presso porta Santa Margherita, dove si trova una lapide in ricordo delle stragi ed in memoria dei Granatieri di Sardegna, attivi nella successiva liberazione della città il 14 settembre 1860.