Viaggio nell'antica Perusia Romana

Perugia - Mosaico di Orfeo_sec._II_d.C._Foto_G._DallOrto
Un nuovo rinvenimento archelogico in centro storico a Perugia. Basta scavare per trovare qualcosa in una città così antica, costruita strato dopo strato dalle varie civiltà avvicendatesi una dopo l'altra, in un continuo rinnovarsi di stili e di sapienze architettoniche.

I resti di una strada basolata di epoca romana sono venuti alla luce in Corso Cavour all'altezza di via Podiani. La porzione di strada ha una larghezza massima di 1 metro circa e una lunghezza di metri 4.50. Costruita con basoli di calcare, mostra i segni del passaggio delle ruote dei carri.

La scoperta ancora non ha ancora nulla di eccezionale dal punto di vista artistico e architettonico, ma costituisce un ulteriore tassello per la ricostruzione di una storia urbana della città e della prima espansione del suo nucleo urbano.

La civiltà romana a Perugia non è immediatamente evidente, in quanto è penetrata nell'antica acropoli fondendosi gradualmente con l'altra grande civiltà che la precedeva, quella etrusca.

I massimi esempi dell'arte e dell'architettura romana ancor oggi visibili a Perugia sono:

  • il Mosaico di Orfeo e le Fiere, rinvenuto presso l'ex Chiesa di Santa Elisabetta, oggi nei locali dall'Università di Perugia in via Pascoli. Il soggetto è ricorrente nell'antichità e il tratto dell'artista lascia intuire una maestranza venuta da Roma. Il Mosaico sorgeva nei pressi delle antiche Terme cittadine.
  • le colonne del Tempio di Sant'Angelo, la più antica chiesa paleocristiana di Perugia, risalente al V secolo d.C. Costruita sopra una tempio pagano (dedicato al dio Vulcano?) dal quale ha preso diversi elementi, tra cui appunto le splendide colonne romane dai capitelli corinzi, la chiesa presenta una rara pianta circolare.
  • Porta Marzia: la porta in travertino è di origine etrusca, ma sono diversi gli elementi romani in essa presenti. A dominare la scena, tra le balustre a bassorilievo di capitelli dorici, le figure di Giove, al centro tra i Dioscuri Castore e Polluce e due sculture Equestri di gusto romano. Oggi la porta Marzia è inglobata all'ingresso posteriore della Rocca Paolina, verso viale Indipendenza.
  • la statua bronzea dell'Imperatore Germanico, custodita presso il Museo Archelogico Nazionale. Il rivestimento da cerimonia dell'Imperatore, in atto benedicente, raffigura alcune vicende della mitologia classica omerica. La statua manca da Perugia da diversi anni, per via di una situazione di stallo venutasi a creare tra la Sovrintendenza ai Beni Culturali dell'Umbria e la città di Amelia, dove la statua venne rinvenuta e presso il cui Museo Civico si trova oggi, ufficialmente in prestito. Sono ormai decine e decine di migliaia i visitatori che non hanno potuto vedere la statua presso il Museo Archelogico dell'Umbria, che appare come monco. All'interno del museo si trova comunque la più vasta collezione di reperti romani in tutta la regione.
Per finire ricordiamo che a Perugia si svolse uno dei più importanti episodi della Guerra Civile tra Marco Antonio e Ottaviano, il bellum Perusiunum. Nel 40 a.C. la città subì un assedio e venne successivamente incendiata. Il futuro Imperatore Augusto volle punire la città, sterminandone l'aristocrazia che aveva appoggiato Marco Antonio, per poi ricostruirla più bella di prima sotto il nome di Augusta Perusia. Ancor oggi la scritta Augusta Perusia è visibile sulle porte regali di accesso alla città, tra tutte sull'Arco Etrusco.