
Come potete vedere dalla foto a fianco, il monumento è letteralmente imbruttito e appesantito dalla segnaletica stradale che segnala l'ingresso nella ZTL di Perugia.
Ma Porta Sant'Andrea non è un'anomalia nella città d'arte di Perugia. I segnali di divieto d'accesso sono appiccati alla base di archi etruschi, divieti di transito che offuscano porte rinascimentali, e la settecentesca Fonte di Veggio è letteralmente assediata dalle macchine in sosta nel parcheggio inanzi.
E la segnaletica che comunica ai turisti i punti d'interesse della città è obsoleta e di difficile leggibilità, mentre la cartellonistica che segnala la presenza di telecamere a circuito chiuso (presente ad esempio in piazza IV novembre ed in piazza San Francesco al Prato) è troppo invadente e non è affatto necessario che il suo messaggio venga tradotto in 5 lingue.
I numeri del turismo a Perugia sono in crescita, ma certo non per la cura dell'arredo urbano. Tra le città d'arte italiane è invece esemplare, in particolare per i totem informativi per i turisti, Ravenna. Consiglio vivamente ai nostri amministratori e ai dirigenti dell'APT di farci un giretto.