Borgo Sant'Angelo, intervista all'associazione Vivi il Borgo

Grifo, Cassero Porta Sant'Angelo
L'associazione Vivi il Borgo è un'associazione cittadina che riunisce gli abitanti di Borgo Sant'Angelo, antico rione del centro storico di Perugia.

Abbiamo pensato di rivolgergli qualche domanda.

1) Come nasce l'associazione Vivi il Borgo? Cosa vi ha spinto ad associarvi?

L'Associazione nasce dall' esigenza di molti residenti di riunirsi per affrontare i problemi che storicamente affliggono il Borgo e sentirsi meglio rappresentati nei rapporti con le istituzioni, tutto questo per perseguire il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti.

2) Borgo Sant'Angelo è il rione più a nord dell'acropoli di Perugia. Cosa significa per voi farne parte?

Appartenere al borgo d’oro è motivo di orgoglio e, contemporaneamente, una croce.
Da una parte il vanto di muoversi all’interno di un quartiere pregno di storia, di arte, di tradizioni e di cultura e che rappresenta il meglio dell’identità del passato, lontano e più recente, della nostra città. Dall’altra il disagio di assistere ad un progressivo processo di svuotamento, abbandono e disaffezione verso il nostro quartiere, con le relative ricadute in termini di perdita di senso collettivo e di identità sociale dell’intera Perugia.
La ragione sociale della nostra associazione sta, proprio, nel tentativo di contrastare il rischio di questa deriva, un rischio non sufficientemente contrastato dalle politiche amministrative succedutesi in questi anni, e di rivitalizzare la vita nel nostro quartiere, chiamando chi ne fa parte a condividere un’azione partecipata di intervento di tipo diretto, per le cose in cui questo è possibile (iniziative come quelle legate al recupero del parco di Porta Sant’Angelo e altre manifestazioni da noi promosse), e di tipo indiretto quando le cause sono più strutturali (viabilità, sicurezza, politiche abitative etc.) ed è l’amministrazione a doversi assumere la presa a carico dei problemi.

3) Il Cassero di Porta Sant'Angelo è uno dei monumenti simbolo di Perugia. Al suo interno è ospitato il museo delle mura e delle porte urbiche di Perugia. Le Mura di Perugia sono sufficientemente valorizzate?

Il nostro borgo è ricco di storia e di monumenti, molti dei quali unici nel loro genere. Ad un valore artistico, storico ed intellettuale così elevato non ci sembra corrisponda una sua adeguata valorizzazione.
Capitelli corinzi, Sant'Angelo
All’interno dei percorsi e degli itinerari segnalati ai turisti che si affacciano sulla nostra città, il Museo delle Mura urbiche del Cassero dovrebbe avere una maggiore visibilità. Accanto alla parte storico-descrittiva, ricca di informazioni preziose ed originali, quel Museo potrebbe ospitare delle iniziative temporanee che troverebbero in quel contesto uno spazio ideale, così com’è recentemente accaduto in occasione della festa di San Michele Arcangelo quando, nei piani del Museo, si sono tenute delle conferenze, curate da studiosi su temi specifici, con grande riscontro quanto a partecipazione pubblica. Una maniera semplice per far conoscere ed apprezzare i luoghi del nostro Borgo, ma, più in generale, una struttura esemplare e particolarmente adatta a divenire luogo di incontro e di scambio tra elementi che caratterizzano le nostre origini, il da dove veniamo, e proposte e progetti che scommettono su un nostro futuro possibile di città aperta e sostenibile.

4) Pedonalizzazione. Vedete un futuro senza auto per Borgo Sant'Angelo? Cosa ne pensate delle attuali misure ZTL e della viabilità della zona?

La pedonalizzazione del borgo è sicuramente una questione assai problematica. I punti di vista sono, com’è naturale, molteplici e le discussioni sono state anche molto accese. La stessa associazione non ha una posizione ufficiale, proprio perché il tema non permette di serrare le file, né sarebbe giusto che un simile allineamento avvenisse.
A tutt’oggi possiamo cercare di riassumere la situazione esaminando i pro e i contro.
Tra i pro c’è sicuramente un recupero di vivibilità dei residenti, non più costretti a districarsi, a mo’ di sardine, tra le schiere di autoveicoli che occupavano ambo i lati del corso, con il rischio, assai probabile, non poter uscire di casa tanto le macchine parcheggiavano davanti agli ingressi delle abitazioni (per quanto assistiamo, dopo un inizio virtuoso un pericoloso riaffacciarsi delle vecchie abitudini). Analogamente è stato bello scoprire facciate di palazzi o di edifici mai notate prima perché oscurate dalle macchine in sosta selvaggia.
Tuttavia ci sono anche i contro. Uno per tutti la mancanza di un parcheggio realmente attrezzato che giustifichi e renda possibile abituarsi ad un orario di chiusura del traffico così rigido, dalle 20.00 alle 16.00 (inspiegabilmente diverso da quello che regola l’accesso al resto del centro storico) e punitivo: è in vigore un quasi assolluto divieto di sosta per i residenti senza siano previsti spazi dove poter ragionevolmente parcheggiare la propria autovettura.
Senza pensare che nel nostro borgo c’è uno dei due cinema rimasti in città. E’ davvero penalizzante, soprattutto d’inverno e negli orari più inoltrati della sera, non dare la possibilità a tutti, in particolare agli anziani, alle ragazze e, in generale, alle donne, di poter decidere di passare comodamente una serata al cinema in tutta comodità e sicurezza. La battaglia per la costruzione di un vero parcheggio fa parte di quel genere di iniziative che hanno bisogno del sostegno più ampio possibile degli abitanti del borgo affinché si possa esercitare una pressione su di un’amministrazione poco propensa ad assumersi questo tipo di responsabilità. Il percorso che collega il parcheggio di Porta Sant’Angelo con corso Garibaldi, costituito da delle instabili pedane di legno, è decisamente vergognoso. Non
è concepibile che l’accesso ad una delle parti più belle della città si presenti in quella desolante condizione.

5) Come vorreste che fosse Borgo Sant'Angelo tra 10 anni?

"We have a dream". Che il borgo d’oro riacquisti la sua natura sanamente popolare; che le famiglie italiane o straniere abitino in appartamenti di proprietà o in affitto con canoni regolari e giusti; che le attività commerciali diano un nuovo impulso alla vita del corso offrendo servizi diversificati; che il borgo diventi luogo di sperimentazione per tutti i giovani e le donne che vogliano realizzare il proprio progetto; che gli artigiani delle botteghe ancora presenti nel borgo continuino ad esercitare le loro attività e le trasmettano alle nuove generazioni; che nuovi laboratori e botteghe possano svilupparsi; che il borgo diventi luogo di attrazione segnalato in tutte le guide, in tutti i percorsi suggeriti a chiunque voglia conoscere e capire la nostra città; che il nostro sia un esempio di quartiere multietnico, di vita integrata tra chi è italiano da sempre, chi lo diventerà e chi magari lo è solo per un
po’ di tempo; che si rafforzi la vocazione di Perugia città giovane, grazie alla presenza di studenti sia italiani che provenienti dalle varie parti del mondo e che tra loro e i residenti ci sia un rispetto reciproco; che le ombre oggi legate allo spaccio e al consumo di droga e di alcool (problemi che funestano l’itera città) si diradino grazie ad una maggiore vigilanza da parte di chi è preposto al controllo e alla gestione dell’ordine pubblico e alla reazione compatta di tutti i suoi abitanti.
Abbiamo cominciato questa risposta dicendo che abbiamo un sogno. No, non si tratta di un sogno, ma di un obiettivo cui crediamo fermamente e vogliamo poter realizzare. La condizione perché tutto questo possa cominciare ad avverarsi è una: intraprendere un’azione condivisa e partecipata per presentarci di fronte ai decisori e ai responsabili delle politiche governative della nostra città con delle proposte serie e realizzabili.

6) Volete aggiungere qualcosa, presentare qualche osservazione o qualche iniziativa che state portando avanti?

Siamo attualmente impegnati in un progetto di riqualificazione del Parco di Porta S. Angelo ad opera di volontari dell'Associazione e cittadini.
Cercheremo di far ruotare tutte le altre iniziative attorno al Parco per farlo uscire dalla ghettizzazione in cui e' stato messo e dargli nuovamente il ruolo che merita. Quanti sono i quartieri della citta' che possono vantare una tale presenza di verde? Noi abbiamo un parco tutto nostro e vorremmo che tutta la citta' ne potesse usufruire degnamente.

Perugia city ringrazia l'associazione Vivi il Borgo per la disponibilità e il tempo che ci ha concesso.

Se volete rimanere aggiornati sulle iniziative del Borgo o contattare l'associazione, potete visitare il loro blog all'indirizzo http://viviilborgo.wordpress.com.

Immagini: Perugia city, Seier + Seier (Flickr)