Itinerario a Perugia: a spasso per Ipogei

Perugia città etrusca. Se ne sente il sapore per le strade e se ne coglie il respiro in ogni angolo, a partire dalle maestose porte e alle mura perimetrali fino al buio profondo del pozzo etrusco più famoso, a un passo da piazza IV novembre. Eppure, la testimonianza più grande e carismatica che il popolo etrusco ha lasciato in città si trova nelle città tombali, a un passo dal centro storico. Le necropoli attorno a Perugia sono sorte a partire dal V secolo a.C.; disposte lungo gli assi stradali principali, non tutte sono visitabili. Di seguito vi proponiamo le quattro necropoli più importanti, che gli appassionati di archeologia in visita a Perugia non possono assolutamente perdere.
Ipogeo di San Manno - Sorge nel quartiere Ferro di Cavallo, raggiungibile con gli autobus dal centro, o agevolmente in macchina. La particolarità che rende questo ipogeo unico nel suo genere, a Perugia, è il fatto che la tomba etrusca è stata inglobata all'interno di un'antichissima chiesa, diventata nel medioevo parte di un monastero fortificato. La tomba si è trasformata nella cripta della chiesetta, diventando parte integrante della struttura. Le tracce etrusche si notano lungo i muri della cripta, dove si citano i nomi della famiglia Precu, che vi riposa. La forma della stanza, inoltre, è tipica delle sepolture etrusche, con uno spazio rettangolare che si apre in due piccole camere quadrate.  
Ipogeo Sperandio - A un quarto d'ora di passeggiata dal centro, presso i terreni di villa Sperandio, è stata ritrovata questa affascinante necropoli. Avventurarsi in questo ipogeo significa scendere 5 metri sotto terra, attraversando un cunicolo coperto in pietra. Un viaggio quasi fisico nel tempo alla scoperta delle tradizionali cerimonie di sepoltura etrusche, che lasciavano ai loro morti gli oggetti e i suppellettili - in questo caso fatti in oro - a loro utili per la vita dell'aldià. In questa necropoli è stato ritrovato, inoltre, uno scheletro femminile ben conservato e un sarcofago con un basso rilievo di guerrieri, custodito - come altri preziosi tesori - al Museo Archeologico Nazionale di Perugia.
Ipogeo di Palazzone - Sito a Ponte San Giovanni, a due passi da Perugia, la necropoli di Palazzone prende il nome dal terreno appartenuto alla nobile e storica famiglia Battisti. La necropoli è la più grande visitabile in città, ed è costituita da ben 38 tombe, tutte scavate nelle rocce. Accanto alla necropoli sorge un piccolo museo dove sono stati raccolti tutti i reperti ritrovati e l'importante Ipogeo dei Volumni, la punta di diamante di tutto il patrimonio funebre-etrusco di Perugia.
Ipogeo dei Volumni - É senza dubbio la più ricca e importante testimonianza della cultura funebre degli antichi etruschi, la tomba più ben conservata e spettacolare, tra le più belle del mondo etrusco. Vi si accede attraverso una ripida scala, e si presenta strutturata secondo il tipico schema di costituzione delle case romane, per forme, decorazioni e natura degli ambienti. Dalla stanza principale si diramano otto piccole nicchie di tufo; in quella centrale si trovano invece sette urne cinerarie, poste attorno alla monumentale urna del magistrato Arante Volumnio, l'esponente più in vista della famiglia. Tutte le urne sono decorate con bassorilievi e sculture, ma quella di Arante è certamente la meglio conservata e la più ornata: le due divinità femminili a guardia dell'Ade incutono soggezione e rispetto, come nella più classica mitologia euromediterranea.

Per maggiori informazioni sull'Ipogeo San Manno e Villa Sperandio:  tel. 0755736458

Per maggiori informazioni sull'Ipogeo dei Volumni e la Necropoli del Palazzone:  tel. 075393329