Arte e collezionismo in Umbria agli inizi del XX secolo

Una mostra d'arte molto particolare quella in corso a Perugia fino al prossimo 10 gennaio 2010.
Esattamente un secolo fa nacque anche in Umbria un movimento attento al partimonio artistico nascosto della regione, quell'arte che veniva ingiustamente chiamata minore e che richiedeva solo un occhio attento a scoprirne il valore.

Ancor prima dell'arrivo delle avanguardie artistiche, in uno Stato da poco unificato, intorno al 1909 il mondo dell'arte italiana era una realtà oggetto dell’interesse del collezionismo privato in Europa e in America, con grandi dibattiti sulla necessità di tutelare un tesoro di cui in Italia a poco a poco ci si accorgeva dell'esistenza. In particolare la ceramica medievale orvietana ed in generale per l’arte italiana medievale e rinascimentale attirarono l'attenzione di due attenti osservatori quali John Pierpont Morgan e Alexandre Imbert.

Cento anni fa, nel 1909, l’antiquario Alexandre Imbert dava alle stampe, a Roma, col titolo Ceramiche orvietane dei secoli XIII e XIV. Note su Documenti, una ricerca commissionata al giovane archeologo orvietano Pericle Perali, dedicando il volume, oggi annoverato fra gli “incunaboli” degli studi sulla maiolica italiana, al magnate americano John Pierpont Morgan.

Nello stesso anno veniva promulgata la legge n. 364 “Per le antichità e belle arti”, la prima legge di tutela con l’obiettivo di definire l’accezione del “bene culturale”, quale patrimonio specifico e inalienabile della Nazione.

I due eventi, cronologicamente legati non solo dalla ricorrenza centenaria, sono alla base di un’esposizione che, presentando oggetti d’arte, fotografie d’epoca, libri e documenti originali, intende richiamare il grande fervore e le tendenze del gusto per l’arte italiana del Medioevo e del Rinascimento, proprie del mercato antiquario internazionale in quel primo Novecento in cui più forte ferveva il dibattito nelle aule del Parlamento, nei circoli intellettuali, nelle sedi universitarie, circa la necessità di una legge nazionale di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

La mostra è in corso fino al 10 gennaio 2010 presso la Galleria Nazionale dell’Umbria e Palazzo Baldeschi al Corso di Perugia.