Maradona by Kusturica, incontro con il regista a Perugia

Maradona by KusturicaLunedì 3 novembre a partire dalle ore 21:00, il regista Emir Kusturica terrà una lezione su cinema, letteratura e calcio, presso il Teatro del Pavone, in piazza della Repubblica Geo Link. Seguirà la proiezione del suo ultimo film, Maradona by Kusturica. L'evento è ad ingresso libero, sino ad esaurimento posti.

Emir Kusturica racconta Diego Armando Maradona, una vita irregolare e contraddittoria, quasi simile al suo gioco funambolico e imprevedibile, il gioco del Pibe de Oro. Il successo, la disfatta e di nuovo la fama fanno di Maradona un personaggio “parabolico” e maledetto.
Il regista jugoslavo, così come ama ancora definirsi Kusturica, nonostante la tragedia e la frammentazione dei Balcani, è un regista cosmopolita e apolide, autore di cinema, di opere liriche e front man del gruppo rock Nosmoking Orchestra.
Emir Kusturica sarà per la prima volta ospite a Perugia per presentare il film sulla vita del campione argentino Maradona, ora alla guida della nazionale argentina, e per parlare di cinema, sceneggiatura e letteratura in una “lezione” aperta al pubblico.

Maradona by Kusturica
(Francia/Spagna, 2008, 90’, 35mm)
Un documentario sulla star argentina Diego Armando Maradona, considerato da molti il più grande calciatore di tutti i tempi.
Si yo fuera Maradona viviría como él … mil cohetes … mil amigos … y lo que venga a mil por cien". Così canta Manu Chao nel documentario che Emir Kusturica dedica al Pibe de oro. Due somme di genio e sregolatezza che si incontrano per un'operazione annunciata sin dal 2005.
Da un lato il regista di Underground da allora alla ricerca di un nuovo capolavoro che sembra essere fagocitato da un eccesso di clowneria balcanica. Dall'altro il campione che tutti conoscono e l'uomo che si è perduto fisicamente in mille dissipazioni che lo hanno condotto in più di un'occasione a ricoveri ospedalieri di urgenza.
I due si stimano reciprocamente e il film lo dimostra. Kusturica segue il suo protagonista da Buenos Aires, dove festeggia il compleanno della figlia Dalma, a Cuba (Maradona è un convinto sostenitore del regime castrista). In questo percorso non possono mancare Napoli (città che lo ha amato e ancora lo ama) e la kusturiciana Belgrado.
Il regista dichiara: "Sono un idealista. Per me Maradona sarà sempre più grande dell'effetto che le droghe hanno avuto su di lui. È un artista. Essere un artista significa andare al di là dei propri limiti. Questo non ha nulla a che vedere con questa società che ti mette su un piedistallo per poterti poi distruggere e seppellirti".
È forse da queste frasi che si può comprendere il motivo di un'amicizia in cui l'uno in qualche misura si riconosce nell'altro trasformando così il documentario in una reciproca attestazione di rispetto e ammirazione.