Perugini nel mondo: Kyotografie

Kyotografie - Capitolo 1
Tempio Kiyomizu by H@Ru
Konnichiwa a tutti! Benvenuti in Giappone, a Kyoto, dove per un anno frequenterò un corso di lingua e cultura giapponese e nel contempo rappresenterò Perugia e l’Italia cercando di non apparire macchiettistico ( anche se è inevitabile data la nostra congenita teatralità ). Sono qui da pochi giorni, ma posso assolutamente affermare che Kyoto, pur avendo lasciato lo scettro di capitale istituzionale a Tokyo, è senza dubbio capitale culturale del paese, inglobando nel suo territorio circa 2000 templi scintoisti e buddhisti. La città, oltre ad essere famosa per aver dato origine al famoso e bistrattato Protocollo, alla tradizione delle geishe e alla Nintendo ( considero la sede un tempio da visitare ), è celebre pure per le piacevoli ed infinite passeggiate gastronomiche fra Sushi Bar, grigliate di Yakitori ( spiedini di pollo deliziosi ) e taverne dove fare i conti con la triade degli spaghetti nipponici: Ramen, Soba e Udon. Peculiarità di questo paradiso culinario sono i prezzi succinti ( i Giapponesi amano mangiare fuori quotidianamente ) e la possibilità di vedere i cuochi maneggiare i coltelli con la tensione morale di un samurai. Attenzione al Sake a fine pasto: a causa della sua ruffiana dolcezza e dell’amorevole sapienza zen con cui vi verrà versato, rischierà di lasciarvi sdraiati sul tatami per tutta la notte.
Kyoto, anche se in maniera inferiore a tecnopoli come Osaka e Tokyo, gode del tipico edonismo tecnologico giapponese e in alcune vie, soprattutto nelle ore notturne, vi sembrerà di vivere un esperienza ludica come se foste Supermario. Ma non lasciatevi ingannare, la città, come d’altronde tutto il bucolico paese del sol levante, è assediata dal verde, difatti, tanto per darvi l’idea, il mio campus è zeppo di scimmiette fameliche e siamo stati invitati a tenere le finestre chiuse quando assenti dalle camere per evitare furti di vestiti e leccornie. Ma la specie endemica più curiosa è sicuramente quella giapponese, ve ne parlerò presto.
Baibai.
Dopo anni di studio ramingo, da Bologna a Santiago del Cile passando per Valencia, il nostro concittadino Lorenzo Mariucci è atterrato nel paese del sol levante per concludere il suo percorso universitario, nell'ambito di un progetto sviluppato con l'Univeristà per Stranieri di Perugia, e per darci il suo personale punto di vista su Giappone, giapponesi e quant’altro. Potete leggere i suoi resoconti all'indirizzo http://kyotografie.blogspot.com .