Il prossimo venerdì 17 ottobre a partire dalle ore 18:00 verrà presentato un libro che ha raccolto un grande successo in città, "la testa di Ale" di Gaia Mencaroni, edito all'inizio del 2008 dalla casa editrice milanese "Lampi di Stampa". Teatro dell'evento la Libreria Oberdan e ad introdurre l'autrice ai lettori Mauro Casciari, autore di inchieste esplosive - ricorderete quella sui T-Red - per il programma di Italia Uno "Le Iene".
La testa di Ale è un romanzo che ha fatto un gran parlare di sé perché a suo modo svela certi meccanismi interni alla società in cui viviamo: il clientelismo e la mancanza di meritocrazia la fanno da padrone, a scapito della crescita culturale ed economica del Paese, nel quale si avverte un senso di decadimento generale la cui unica risposta pare essere lasciata solo alla fuga. In un intreccio serrato e attraverso dialoghi avvincenti e coinvolgenti scopriamo che il titolo fa riferimento ad Alessandro, l'eroe puro, il meritevole e preparato studente che viene sopraffatto da un meccanismo oscuro a favore del corrotto Giulio, con altri personaggi che rimangono nello spettro indefinito della vita, come l'ambiguo Giovanni, cui spetta però il ruolo chiave del disvelatore.
Il romanzo è ambientato a Perugia, Firenze ed in Germania, secondo il percorso di vita della protagonista, che vede nella celebrazione della laurea un momento di rottura prima dell'ingresso in una realtà fatta di "complicati intrighi, labirinti inestricabili, vettori impazziti", alla ricerca di un impiego decente che non sia solo una pausa allo stato lavorativo di disoccupato.
La testa di Ale è un romanzo che ha fatto un gran parlare di sé perché a suo modo svela certi meccanismi interni alla società in cui viviamo: il clientelismo e la mancanza di meritocrazia la fanno da padrone, a scapito della crescita culturale ed economica del Paese, nel quale si avverte un senso di decadimento generale la cui unica risposta pare essere lasciata solo alla fuga. In un intreccio serrato e attraverso dialoghi avvincenti e coinvolgenti scopriamo che il titolo fa riferimento ad Alessandro, l'eroe puro, il meritevole e preparato studente che viene sopraffatto da un meccanismo oscuro a favore del corrotto Giulio, con altri personaggi che rimangono nello spettro indefinito della vita, come l'ambiguo Giovanni, cui spetta però il ruolo chiave del disvelatore.
Il romanzo è ambientato a Perugia, Firenze ed in Germania, secondo il percorso di vita della protagonista, che vede nella celebrazione della laurea un momento di rottura prima dell'ingresso in una realtà fatta di "complicati intrighi, labirinti inestricabili, vettori impazziti", alla ricerca di un impiego decente che non sia solo una pausa allo stato lavorativo di disoccupato.
La realtà universitaria è rappresentata per quello che è oggi, una realtà chiusa e poco aperta al rinnovamento, che per preservarsi tale seleziona i nuovi dottorandi in base a criteri non del tutto trasparenti. Ed è un caso che nel libro si faccia riferimento al mondo accademico perugino, è bensì l'università italiana ad essere magistralmente dipinta, così come testimoniano le innumerevoli manifestazioni lasciate sul web da parte di tanti giovani "Ale" sparsi lungo tutta la penisola (ad esempio su IBS i commenti sono tutti molto positivi e c'è chi paragona il suo stile narrativo addirittura a Christa Wolf, su Yahoo Answers è nato un dibattito, ed il portale letterario Scrittori Sommersi ne riporta una bellissima recensione).
La giovane scrittrice Gaia Mencaroni, che oggi lavora in Germania presso una Galleria d'Arte, è originaria di Perugia, dove si è laureata in Storia dell'Arte Medievale.
