Itinerario a Perugia: le perle del Barocco cittadino

Trovare uno stile artistico "puro" a Perugia, proprio come si studia a scuola, è impresa difficile, quasi impossibile. La ricerca del paradigma di una corrente stilistica si arresta, però, quando si guarda alle meraviglie architettoniche della città con lo sguardo attento dell'osservatore affamato di conoscenza. 

Seppure uguali per inclinazione al Barocco, le tre chiese, il palazzo e l'oratorio che seguono sono esempi differenti di contaminazione di stili e di significati artistici, la cui natura unica rappresenta un valore aggiunto nel panorama culturale cittadino. Una passeggiata guidata alla scoperta dei più chiari esempi di Barocco a Perugia.


Affreschi a San Filippo Neri
foto by Francesco Gasparetti
Chiesa di San Filippo Neri - Costruita tra il 1626 e il 1663, in piena fioritura barocca, si trova in via dei Priori, a quattro passi da Corso Vannucci. La chiesa, maestosa e trionfale, rappresenta la massima espressione di barocco a Perugia, sia per dimensioni dell'edificio che per presenza dei canoni paradigmatici tipici della corrente stilistica. San Filippo Neri è facilmente riconoscibile per la sua facciata in travertino, che si innalza al cielo imponente. Ai suoi piedi, una balaustra è sostenuta da una scalinata, anch'essa in travertino. L'interno è squisitamente barocco, con un'unica navata che accompagna il visitatore fino all'altare, dove fa sfoggio di sé un bellissimo affresco sull'Immacolata Concezione di Pietro da Cortona. Tra decorazioni pittoriche e affreschi a firma di autori prestigiosi, la ricchezza di San Filippo Neri quasi stordisce, ma con grazia.


Chiesa del Gesù - Si trova in piazza Matteottia fianco al Tribunale, a un centinaio di metri dalla Fontana Maggiore. Apparentemente, l'edificio può sembrare costruito per lo più in stile neoclassico: infatti una delle tre facciate della chiesa  - quella superiore - è stata inserita negli anni '30 del secolo scorso, sulla base di un antico disegno ritrovato in quel periodo. La parte inferiore della facciata, invece, conserva chiari i tratti distintivi del Rinascimento cinquecentesco, quando i Gesuiti appena arrivati in città trovarono alloggio in questa nuova chiesa. L'aspetto più barocco della chiesa del Gesù si trova, però, al suo interno: l'incredibile soffitto in legno decorato e coperto d'oro fa ombra agli splendidi coretti che ornano le tre navate principali. Uno spettacolo davvero da non perdere. 

Chiostro di San Domenico,
foto G.Dall'Orto
Chiesa di San Domenico - Nata sopra le spoglie della romanica chiesa dedicata a Santo Stefano (datata 1163), la chiesa di San Domenico viene consacrata solo nel 1459 per volere di Papa Pio II. San Domenico è una chiesa cardine nell'economia dell'architettura ecclesiastica perugina, giacché è proprio a partire dalla struttura di questa chiesa che è stato pensato il futuro duomo cittadino, la cattedrale di San Lorenzo. In principio, San Domenico era stata decorata e costruita secondo lo stile gotico, ma divenne barocca nel 1615, dopo che un pesante crollo di pilastri e volte che reggevano le tre navate distrusse parte della chiesa. I crolli si verificarono anche successivamente alla ricostruzione, portando via parte della vocazione barocca della chiesa, che resiste stoicamente al logorio del tempo. 

Oratorio di San Francesco - Simbolo dell'importanza e del potere delle confraternite in Perugia, l'oratorio ha una storia lunga e particolare, che lo ha portato a cambiare identità pur conservando sempre la sua natura di punto di aggregazione. L'aspetto barocco che oggi possiamo vedere è frutto di continui restauri e migliorie, che sono terminate appunto alla fine del 1600, lasciando all'oratorio magnifici seggi in noce e un ricercato soffitto in legno tutto intagliato e decorato con una cascata d'oro, come nell'autentico stile barocco. Tutto attorno, una serie magnifica di dipinti potrebbe rapirvi, facendovi perdere il senso del tempo. 

Palazzo Gallenga-Stuart - Conosciuto tra i perugini e non come la sede dell'Università per gli Stranieri, questo maestoso edificio (vedi foto in apertura) prende il suo nome dal conte che per ultimo lo acquistò nel 1875, prime di cederlo definitivamente al comune di Perugia negli anni '20 del secolo scorso. In origine, a volere che l'edificio fosse costruito in stile barocco è stato il committente del palazzo stesso, il nobile Giuseppe Antinori, che lo volle per abitarci con la sua famiglia.  La caratteristica principale del palazzo Gallenga-Stuart è la sua facciata, costellata da ampie finestre organizzate a blocchi, pilastri e cornicioni, che le donano un aspetto austero ma allo stesso tempo grandioso. Proprio ciò che si addice a una prestigiosa università come quella per gli Stranieri.