Seattle - Perugia, storia di un gemellaggio poco conosciuto

Tra le relazioni internazionali della città di Perugia il gemellaggio con la città di Seattle è piuttosto recente, risalente al 1991 e formalizzato nel 1993. In quegli anni da Seattle esplodeva come un lamento la cultura del Grunge dei Nirvana, mentre a Perugia si stava per chiudere un'epoca d'industria con il passaggio della Perugina alla Nestlè.

Il gemellaggio tra le due città partiva da basi solide di scambi studenteschi nati ai tempi dell'Università per Stranieri, nonché dalla presenza a Seattle di un'impresa di origine perugina, la Torrefazione Italia, che ha il merito di aver esportato la cultura del caffè italiano a Seattle, dove già imperversava la multinazionale della colazione Starbucks. Il fondatore della Torrefazione Umberto Bizzarri non ha resistito a tornarsene a vivere a Perugia cedendo l'attività nel 1998 proprio a Starbucks, ma dalle ceneri dell'impresa di Torrefazione è nato il Caffè Umbria, vero e proprio angolo di gusto italiano in Pioneer Square.

Un gemellaggio concreto, che culmina nella nascita della Seattle Perugia Sister City Association, oggi presieduta da Mike James, ex giornalista e anchorman per le televisioni di Seattle. L'associazione favorisce gli scambi culturali ed economici tra le due città, ed è stata protagonista nel 2001, quando si è svolta una grande mostra sugli Etruschi a Seattle, con il contributo dei reperti conservati nel Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria e nel 2008, in occasione delle celebrazioni a Perugia per il monumento a Sister Orca.

Oggi Seattle vorrebbe suggellare questo patto d'amicizia quasi ventennale con l'intitolazione di un parco cittadino a Perugia, così come ha già fatto con 9 altre città tra le 21 gemellate, tra cui spicca il Kobe Terrace dedicato alla città giapponese di Kobe.

Sembrava cosa fatta per la nascita del Perugia Park, su un ex parcheggio nel quartiere di Capitol Hill di appena 1300 mq, quanto bastava per la celebrazione di questa relazione internazionale. E invece, come riporta il sito dell'amministrazione delle aree verdi di Seattle qualche residente si è lamentato per la scelta del nome, ad appena un mese dal verdetto di colpevolezza della concittadina Amanda Knox nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher. E così l'amministratore Tim Gallagher ha deciso di accantonare il progetto per rivederlo nella prossima primavera. L'inatteso voltagabbana, a cui ha fatto seguito una richiesta di chiarimento da parte del Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, è comunque significativo: l'immagine di Perugia a due anni dall'orrendo delitto di via della Pergola è stata intaccata. Il Brand "Perugia" è da ricostruire.

Noi di Perugia city abbiamo letto i commenti infuocati di alcuni cittadini di Seattle (per fortuna una minoranza) e abbiamo deciso che c'era qualcosa da fare. Abbiamo quindi avviato una piccola campagna sul web, in particolare su Facebook, per far arrivare alla comunità di Seattle una serie di messaggi positivi in relazione a Perugia. Gli iscritti sul social network della città di Seattle sono circa 700.000 ed a questi abbiamo indirizzato i nostri messaggi, raggiungendo un volume di ben 400.000 impressioni, in 4 messaggi che invitano a scoprire l'arte, la storia, la cucina e la modernità di Perugia, o che meglio invitano a diventare fan della pagina non ufficiale di Perugia su Facebook. Questa piccola campagna, che cerca di contrastare un vero e proprio oceano di messaggi negativi, è il contributo di Perugia city alla crescita del rapporto d'amicizia con Seattle.

In alto, un'immagine del Momumento Sister Orca, in Piazza Umbria Jazz