Elezioni comunali, le previsioni


Elezioni 2009 Perugia
Vista notturna della nuova città,
(by Jacopo Reggiani)
Il 2009 è l'anno delle elezioni comunali a Perugia. Il prossimo 6 giugno si vota infatti sia per le Europee che per le Amministrative. Le ultime elezioni comunali si sono svolte nel 2004, con la vittoria al 1° turno di Renato Locchi, alla guida della coalizione di centrosinistra con il 66 % delle preferenze, a fronte del 30,4 % raggiunto dall'avversario di centrodestra Gianluigi Rosi. Nell'ultimo turno elettorale, quello delle elezioni politiche nazionali del 2008, a Perugia si sono registrati i seguenti risultati: il 48,4% delle preferenze sono andate alla coalizione composta da Partito Democratico e Italia dei Valori, il 34,4% alla coalizione composta da Partito della Libertà e Lega Nord, con UDC (4,7%), La destra (3,8%) e Sinistra Arcobaleno (3,6%) a completare il quadro delle principali formazioni politiche.

Il probabile candidato sindaco a giugno per il Partito Democratico sarà Wladimiro Boccali, 38 anni, assessore all'Urbanistica ed Edilizia privata del Comune di Perugia dal 2004, vicepresidente dei democratici dell'Umbria, appoggiato dal sindaco uscente Renato Locchi, oltreché da socialisti e dal Pdci. Il manifesto del suo pensiero politico per Perugia si può leggere nel capitolo "Una città da condividere", all'interno del volume Etica delle relazioni. Atti del convegno (2006). Contrari alla sua candidatura Rifondazione Comunista e Italia dei Valori, che dovrebbero proporre un nome alternativo per le primarie di coalizione, che si svolgeranno tra la fine di febbraio e la prima decade di marzo. La scelta del ricorso alle primarie di coalizione, piuttosto che alle primarie di partito (così come invece avviene ad esempio a Firenze), taglia fuori a nostro avviso la cittadinanza dalla partecipazione attiva alla scelta dei candidati, e sembra più che altro una scelta per scongiurare lo spettro del doppio turno. Se infatti i dati storici lasciano immaginare una facile vittoria del candidato di centrosinistra, non è detto che questa avvenga in un unico turno, nel caso si superi la soglia del 50% delle preferenze. Ed è qui che si giocherà la partita.

Il centrodestra, costituito dal Pdl e forse dall'Udc, non ha ancora chiarito chi sarà il proprio candidato, ma pare che con ogni probabilità si tratterà di Massimo Monni, consigliere comunale di Forza Italia, con Giorgio Corrado di Alleanza Nazionale alla porta, visto che Monni pare poco gradito all'ala cattolica della coalizione. Difficile che si ricorra alle primarie a destra, che anche in questo caso vengono ritenute inutili - se non dannose per i delicati equilibri interni. Ma così si finisce per escludere a priori la candidatura di un personaggio proveniente dalla società civile piuttosto che dai partiti.

Considerando la peculiarità delle elezioni amministrative, vanno prese in debita considerazione anche le liste civiche, che possono risultare decisive, rappresentando una percentuale di preferenze che dovrebbe essere compresa tra il 5 e il 10%.